Agriturismo: la Toscana si conferma come la regina del settore, ma il 2014 é stato l’anno del boom al Sud

Secondo i dati Istat, nel 2014 le strutture agrituristiche erano 4% in più rispetto all’anno precedente, mentre la Toscana si conferma la regione con il più alto numero di aziende in Italia, concentrate soprattutto a Siena e Grosseto. Ma le unitá sono diminuite rispetto al picco del 2012, in controtendenza con la crescita nazionale. Alto anche il numero di aziende a conduzione femminile: in Italia una su cinque é toscana.




Foto by TopRural, via Flickr



Il settore dell’agriturismo é in continua crescita. A dirlo sono i dati recentemente diffusi dall’Istat che confermano
un alto potenziale competitivo per gli operatori del settore. Questi, infatti, ammontavano a più di 21.700 unitá nel 2014, una crescita del 4% rispetto all’anno precedente.


La Toscana continua ad essere la regione che vanta il più alto numero di aziende, confermandosi, con 4.052 unitá, l’area dove l’agriturismo risulta storicamente più consistente e radicato. Sebbene il loro numero sia in leggera flessione, la maggior parte di queste attività, oltre all’alloggio, offre diversi altri servizi, tra i quali mountain bike, trekking ed escursionismo.


Aumentano gli esercizi che offrono solo alloggio e la combinazione alloggio/ristorazione, con un maggior interesse verso le degustazioni.


Nonostante il primato in Italia, il numero di aziende toscane é in leggero declino rispetto al 2013, in un trend negativo che parte dal 2012, in contrasto con il tasso di crescita della maggior parte delle altre regioni. Secondo l’Istat, infatti, gli agriturismi toscani nel 2012 erano 4.185, una diminuzione di piú del 3% in due anni.
Ciò é spiegato dalla differenza tra le 300 aziende avviate durante il biennio e le oltre 500 che hanno cessato la loro attivitá.


“Le aziende sono diminuite numericamente ma è cresciuta la loro consistenza. Mentre nessuna battuta d'arresto è stata registrata dalle richieste, che confermano l'appeal dell'agriturismo soprattutto sul pubblico estero”, spiega Andrea Landini, presidente di TerraNostra Toscana, associazione partner di Coldiretti.

L'aumento delle richieste é stato confermato al recente evento Agri@Tour, in cui é stato affermato che la presenza turistica nelle strutture é cresciuta del 2,3% rispetto al 2013.


“Le aziende hanno modificato la loro organizzazione, una trasformazione incentivata dalla modifica della legge agrituristica che, eliminando i limiti numerici, ha anche eliminato la frammentazione delle aziende come legittimo escamotage per superare l'empasse del valore numerico dei 30 posti letto".






“La legge in vigore adesso, fortemente voluta da Coldiretti e da Terranostra, ha introdotto l'eliminazione di limiti numerici che rischiavano solo di polverizzare l'offerta, condizionando le dimensioni dell'agriturismo unicamente alle dimensioni dell'azienda agricola. Più c'è agricoltura più c'è agriturismo”.


A trainare l’industria, almeno nel 2014, sono le aziende appartenenti alle regioni del Sud, in particolare Puglia (+64%) e Basilicata (+20%), che con un +21% di crescita nel numero di unitá aziendali rispetto al 2013, sembra abbiano saputo attingere al loro potenziale paesaggistico.


Siena, provincia dell’agriturismo

Se la tradizione agrituristica della Toscana é riflessa sull’elevato numero di aziende, anche la distribuzione delle stesse all’interno della regione dimostra una forte relazione con il territorio.


Secondo le elaborazioni della regione Toscana da dati provvisori Istat, infatti, Siena é storicamente la provincia con il più alto numero di agriturismi, seguita da Grosseto (878) e Firenze. Nel 2014 quasi la metá degli esercizi toscani (47%) era concentrato solo nelle province di Siena (1.033) e Grosseto (878), la prima delle quali, con quasi il doppio delle unita del capoluogo Firenze (578), conferma il suo primato anche a livello nazionale. (578).


La provincia del senese é, infatti, quella con il maggior numero di agriturismi in Italia, dove la maggior parte dei turisti arrivano per un soggiorno nelle strutture.
Anche il grossetano vanta numeri significativi, ma é in questa zona che, tra il 2013 e il 2014, sono cessate piú attivitá che vi aprirono, circa 74 in più.




Settore in rosa

I dati Istat sottolineano come la Toscana sia anche la regione con la più alta percentuale di aziende a conduzione femminile, che con più di 1.600 unitá arriva al 40% a livello regionale, un’incidenza al di sopra della media nazionale (35%). Inoltre, il 21% delle donne alla guida di un agriturismo in Italia é toscana, equivalente a circa una su cinque.
Secondo i dati regionali, Massa-Carrara é l’unica provincia nella regione con più aziende a conduzione femminile rispetto a quelle gestite dall’altro sesso, con il 53% di unitá.


This entry was posted on Friday 4 December 2015 and is filed under ,,,,,,,,,,,,,,,. You can follow any responses to this entry through the RSS 2.0. You can leave a response.

Leave a Reply